Domenica 12 novembre, è la Giornata diocesana del quotidiano cattolico Avvenire.

Il giornale, voluto da Paolo, e’ strumento di informazione e formazione insostituibile per i cattolici.

Nella Diocesi ambrosiana è ancor più prezioso perché ogni domenica si arricchisce con “Milano Sette”, il settimanale che accompagna la vita della nostra Chiesa e illustra il magistero dell’Arcivescovo.

In allegato il messaggio di mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, per questa giornata.
Leggi il Messaggio dell’Arcivescovo per Avvenire

Continua a leggereLa giornata di Avvenire

La Comunità Pastorale di Saronno ha a cuore la carità.

E lo dice in tanti modi:

  • sabato 11 novembre, c’è lo spettacolo teatrale al Teatro della Regina Pacis, dal titolo “La commedia ricomincia” (a fondo articolo, la locandina). L’ingresso è a offerta libera, a favore dei progetti caritativi cittadini.
  • domenica 12 novembre dalle 9 alle 12.30 le associazioni aderenti a “4 Passi di Pace” e la Commissione Pastorale Carità, Missione e Migranti saranno in piazza Libertà per la FESTA DELLA CARITA’. Sarà un momento di incontro tra le diverse realtà – ciascuna presente con un gazebo- che operano sul tema della solidarietà e della carità. A metà mattina sarà offerto pane e olio e ci sarà il Pozzo di San Patrizio con giocattoli per i bambini . Alle 12.30 aperitivo di chiusura.
  • domenica 12 novembre, alle 12.30 pranzo per i poveri alla Mensa di Betania, presso Casa di Marta, in via Piave. Impegnati i giovani della città, che cucinano e servono alla mensa.

Continua a leggereCarità: proposte in città

“Fu così che l’Angelo inventò i nonni per consolare i bambini e prepararli alla festa di Natale: per questo in certi presepi c’è anche la statuina della nonna di Gesù, vicino alla mangiatoia, pronta a raccontare una storia e a fare una carezza con la rugosa mano sinistra, nel caso il Bambino non riesca a prendere sonno»

Nonni preziosi per l’Arcivescovo, che li invita in modo speciale in Duomo, nella prima S.Messa di Avvento, domenica prossima.

“Quanto sono importanti i nonni nella vita della famiglia per comunicare il patrimonio di umanità e di fede essenziale per ogni società”, così twittava Papa Francesco lo scorso 26 luglio, nella memoria liturgica di Sant’Anna e Gioacchino.

Indispensabili per guardare al futuro con speranza e responsabilità.

Qui sotto il volantone con tutti i dettagli dell’invito.

Manifesto Messa d’Avvento 12 novembre

Continua a leggereCari nonni, vi aspetto in Duomo! (mons. Delpini)

“Le parole vive non si possono conservare che vive;

come Gesù ha rivestito la carne

per pronunciare parole (carnali) e farle intendere,

così noi che siamo carne, dobbiamo approfittarne,

per nutrirle in noi vive e carnali.”

Péguy è un genio, coglie la questione tra catechismo, inteso come libro della fede, e catechesi, cammino di educazione alla fede.

Da domenica 12 novembre, ripartono infatti le Catechesi d’Avvento in Prepositurale sul Catechismo della Chiesa cattolica.

Per conoscere meglio la tradizione che la Chiesa ci consegna e poterla sperimentare dentro un vissuto presente.

Il libro della fede, infatti, deve essere presentato da testimoni e accompagnato da un’esperienza.

Solo così le verità del catechismo diventano eco di un avvenimento presente.

Il primo appuntamento: domenica 12 dalle 16.00 alle 17.00. Il tema “Carita’, sopra tutto la carita’”.

Continua a leggereLe parole vive non si possono conservare che vive

L’incontro con Cristo, il lasciarsi afferrare e guidare dal suo amore allarga l’orizzonte dell’esistenza, le dona una speranza solida che non delude.

La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino.

All’uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna“. (Papa Francesco)

Cristo si avvicina, ti accompagna personalmente, Gesù bambino è questa presenza luminosa nella comunità, nella sua bellezza e nei suoi drammi.

Fascia le ferite, accompagna la gioia.

La nostra comunità di Regina Pacis, la Comunità pastorale sono segno fragile della sua Presenza nella Chiesa tutta.

Continua a leggereIl cammino di Avvento

I nonni, gli insegnanti, i nati nel 1951, gli infermieri, le badanti, gli sportivi.

Sono queste le categorie di persone che l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, invita in Duomo a Milano per la Messa delle 17.30 nelle domeniche di Avvento.

L’Avvento, tempo liturgico che la Chiesa vive come preparazione al mistero del Natale, da qualche anno la Diocesi ambrosiana lo pensa anche come occasione per sottolineare il valore della Cattedrale, della preghiera con il Vescovo, per approfondire le ragioni della fede e offrire l’opportunità di riavvicinarsi al messaggio cristiano.

Ogni domenica avrà una speciale attenzione per alcune situazioni: di esperienza familiare, attività lavorativa o generazionale.

Si inizia la prima domenica di Avvento con i nonni (12 novembre), poi gli insegnanti (19 novembre). Il 26 novembre l’Arcivescovo invita in Duomo tutti coloro che sono nati nel suo stesso anno, il 1951.

A seguire gli infermieri (3 dicembre), le badanti (10 dicembre) e gli sportivi (17 dicembre).

Alcune celebrazioni delle 17.30 in Cattedrale saranno precedute alle 16.45 da un momento di dialogo con la categoria invitata quel giorno.

Serve la collaborazione di tutti per estendere l’invito dell’Arcivescovo a queste categorie di persone: sul sito della Diocesi è disponibile un volantino invito per ogni domenica.

In ogni parrocchia farsi carico di diffonderlo e consegnarlo agli interessati è un importante gesto missionario che aiuta l’Arcivescovo a fare giungere a tutti il proprio invito.

mons. Davide Milani

Responsabile comunicazione, Arcidiocesi di Milano e Portavoce mons. Mario Delpini

Continua a leggereMesse di Avvento in Duomo: l’Arcivescovo invita e incontra sei categorie

Domenica 5 novembre, ricominciano gli incontri per le Giovani Famiglie.

Qui il Calendario 2017-18.

Il trovarsi ha lo scopo di guardarsi, dialogare, superare la tentazione del “già saputo”.

Una proposta di condivisione di fede e di esperienza della coppia cristiana.

Sono grato a chi aiuta in questo gesto, che spero serva a far maturare la nostra comunità.

A me il compito di fare una proposta, a tutti di condividere la vita.

I giovani hanno deciso con me le date per poter dare la loro disponibilità ad animare e seguire i bambini durante il nostro trovarci.

In oratorio, dalle 17.00 alle 18.30.

Vi aspetto!

don Fabio

 

Continua a leggereGiovani Famiglie: vi aspetto!

Così don Fabio definisce i santi, oggi come ieri.

Uomini lieti.

L’augurio è di avere esempi così attorno a noi, amici lieti, certi nella fede.

Auguri a tutti!

E il Papa nel suo messaggio di saluto ai partecipanti delle Settimane sociali a Cagliari, lo scorso 27 ottobre scrive, riprendendo il Beato Giuseppe Toniolo: “Noi credenti sentiamo, nel fondo dell’anima, che chi salverà la società presente non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi una società di santi.”

Continua a leggereIl santo è un uomo lieto, che salva la società

Riceviamo e diffondiamo il messaggio di Paolo Martinelli (Vescovo e Vicario episcopale) in occasione della Festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti.

Il mese di novembre, sentito perlopiù come un tempo malinconico, inizia in realtà nel modo migliore, con la celebrazione della solennità di tutti i santi.
San Bernardo di Chiaravalle dice: “Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri”.

I desideri e la santità? Possono stare insieme? Certo!

La vita dei santi è una esistenza riuscita, compiuta, spesso passata attraverso prove.
Se compresa bene, la santità è un ideale profondamente desiderabile al cuore dell’uomo e della donna anche del nostro tempo.

Pensiamo a due santi canonizzati un anno fa: Madre Teresa di Calcutta, che ha saputo incarnare la misericordia di Dio attraverso una compassione profonda per tutte le persone emarginate; Ludovico Pavoni, che ha unito attenzione sociale, educativa e professionale.

Quante figure stupende ha la nostra Chiesa! Gianna Beretta Molla, Enrichetta Alfieri, Luigi Monti, Carlo Gnocchi, Luigi Monza, Luigi Talamoni e tanti altri.

La solennità di tutti i santi ce li fa ricordare “insieme”, cioè come “comunione dei santi”. Infatti, una vita santa è sempre una “vita in relazione”.

L’amicizia tra i santi è uno spettacolo di umanità. Questo ci ricorda che anche noi siamo fatti non per la solitudine ma per vivere in comunione gli uni con gli altri.

Da questa solennità discende una luce potente anche sulla commemorazione dei defunti.
Pensiamo ai nostri cari “passati all’altra riva”, preghiamo per loro, andiamo a far loro visita al cimitero, sostenuti dalla grande speranza che ha animato la vita dei santi: Gesù, crocifisso e risorto, ha vinto il male e la morte.
Il filosofo Gabriel Marcel affermava: “dire ad una persona: ti amo, è come dire: tu non morirai”. Perché l’amore vince la morte. La speranza cristiana ha l’audacia di credere nella “risurrezione della carne”.

E’ l’annuncio che tutto quanto abbiamo vissuto in questa vita non andrà perduto, sarà trasfigurato in Dio; ritroveremo i volti che abbiamo amato.
I santi sono stati mossi da questa speranza; per questo hanno vissuto “alla grande” e ci invitano a fare lo stesso.

Continua a leggereSantità: ideale desiderabile al cuore dell’uomo

Con questo secondo post, completiamo le riflessioni sulla 1ª lettera pastorale dell’arcivescovo.

Se nel primo capitoletto egli spiega nell’oggi il cap.21 dell’Apocalisse, nei successivi scrive di ciò che gli sta a cuore per la Chiesa di Milano.

Chiede a tutti di “appassionarsi alla vocazione ad essere pietre vive” della Chiesa e sottolinea che “la vita cristiana non è percorso solitario, non l’iniziativa personale, ma il convergere nella città“.

Tra le priorità indica la liturgia: “azione che dà forma alla fede“, non rito e basta ma “condizione perché il celebrare sia alimento per il vivere”.

E richiama alla responsabilità di “testimoniare una fede che diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti”.

I cristiani non possono sottrarsi al compito di “praticare il discernimentonel mondo e nella società in cui vivono, altrimenti non saranno mai il sale della terra, nè il lievito che fa fermentare la pasta.

Il nuovo skyline di Milano, con i suoi grattacieli, chiama i cristiani a raccogliere la sfida di declinare in modo nuovo il tesoro della tradizione ambrosiana

Continua a leggereLettera Pastorale di Delpini: pietre vive siamo noi