Dicono che è risorto”. Ecco la formula che esprime il centro della vita cristiana. E che ritroviamo nei Vangeli e nelle letture del periodo pasquale.

3 domande:

1.Come e cosa dicono?

2.A chi lo dicono?

3.Chi sono quelli che dicono?

Non è un rompicapo. Scopriamo il fascino delle risposte.

1.Il dire esprime una attestazione, l’espressione “dicono che..” rimanda ad una azione, un evento che Dio opera in Qualcuno, che molti avevano pure conosciuto e visto.

2.C’è poi un destinatario, l’annuncio è rivolto a qualcuno, mira al suo cambiamento. La parola guarda ad un destinatario attivo, che porta con sé un’attesa. Attesa su di sé, sulla propria speranza, sul proprio desiderio di vita. Quel “dicono…” è rivolto anche al lettore futuro, a ciascuno di noi, discepoli di seconda mano.

3.Dicono esprime un soggetto plurale, maschile e femminile. Un soggetto implicato nell’annuncio, ma che non attira l’attenzione su di sé, bensì rimanda ad altro. Tuttavia questo soggetto non è esonerato dalla testimonianza. Non lo dicono tanto per dire, ma lo dicono come testimonianza. Dicono ciò che è avvenuto in se stessi.

La testimonianza pasquale dichiara l’azione di Dio dentro la speranza della vita come un bene promesso.

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Lungo la via per San Damiano, lo scorso 1º maggio, abbiamo meditato i misteri gloriosi, che ci parlano di resurrezione.

Tutte queste domeniche sono dette, secondo il calendario liturgico, domeniche “dopo Pasqua” e ci invitano ad abitare la resurrezione, ogni giorno della vita, fin nei suoi angoli più nascosti.

Ci vuole coraggio – abbiamo pregato – perché alla fine ..vince l’amore! Maria si è detta serva di Dio, la sua vita come dono. E così ha guadagnato la vera vita. Abbiamo il coraggio di vivere così anche noi?

Vivere così è possibile se si sta in un rapporto singolare di amicizia con Cristo. Solo dentro a questa vicinanza, si può. Si può!

La Messa è finita, dice il sacerdote ogni domenica, ma continua nella vita.

Continua se stiamo attaccati a questa compagnia di uomini, a questa Chiesa così imperfetta, ma che ci richiama qual è il vero, il giusto, il bene.

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“Tutta la vita è un cammino, tutta la creazione è un cammino”, così diceva David Maria Turoldo e la nostra parrocchia ha deciso anch’essa di mettersi in cammino, iniziando il mese di maggio con un pellegrinaggio a piedi fino alla Chiesetta di San Damiano, a Cogliate.

Chiesa antichissima, sorta sulle fondamenta di una cappellina di devozione a Maria esistente già nel 1300.

Ricoperta di affreschi che si sono susseguiti nel corso dei secoli e che i lavori di restauro voluti dalla comunità di Cogliate, affezionata e devota alla chiesa, hanno tenacemente restituito alla bellezza e alla visione di tutti.

Gli affreschi recuperati hanno rivelato una cura particolare nei colori, nelle fogge, nelle figure, a testimonianza di una fede che, alle genti povere e analfabete, veniva trasmessa soprattutto per immagini.

Tante le figure di santi, ma tante le immagini di Maria, rappresentata ben 6 volte, in differenti scene della sua vita (dall’annunciazione, alla fuga in Egitto, ecc.).

Non mancano le figure allegoriche che rimandano alla chiesa, alla sua missione, e all’idea della Chiesa come comunità che porta alla salvezza.

Le immagini che trovate qui sotto parlano da sole, tanta è la loro bellezza.

Per chi volesse fare una visita, la chiesa si trova nella frazione Saldalmazio a Cogliate ed è aperta ogni domenica in occasione della S.Messa festiva alle ore 9.00.

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Un fatto: l’invio per email di un messaggio d’auguri per la S.Pasqua ai colleghi di lavoro, che in sintesi, dice:

..ma la vita non può finire così, il nostro cuore chiede altro, chiede di risorgere. La pietra rotolata da quel sepolcro voglio che raggiunga anche me, che raggiunga tutti, che il cuore sia salvato dall’abbraccio di un Cristo vivo, ora. Auguri per una S.Pasqua!

Ed ecco cosa succede (le risposte):

Cristo è risorto davvero! Buona resurrezione anche a te.”

Che ci raggiunga.…”

“In questo giorno dove, nonostante tutto il male, Cristo è risorto per l’uomo, facciamo sì che la sua venuta non sia stata vana, impariamo dagli errori, teniamoci stretti gli affetti e sorridiamo al prossimo. Festeggiamo la rinascita in noi di Cristo.

“È vero, c’è il sepolcro, ma noi siamo chiamati a renderlo bello e a farlo diventare da tomba a casa dell’incontro.

Piccoli miracoli quotidiani.

Continua a leggereResurrezione!

Ecco un altro biglietto d’auguri:

La Resurrezione di Gesù avviene nel silenzio..dell’alba di un mattino.

Quando le donne si recano al sepolcro, preoccupate perché non sanno come far rotolare la pietra, trovano un angelo che lo fa per loro e addirittura si siede sopra quella pietra!

Ma il sepolcro è vuoto. Tanto che l’angelo sembra stupirsi dello sbigottimento delle donne. Gesù l’aveva detto che sarebbe risorto! Quindi dove sarebbe la sorpresa?

Perché Dio ha una Parola sola. Autentica e che si avvera sempre. Anche noi restiamo stupefatti e la nostra mestizia si trasforma immediatamente in gioia. Incontenibile. Esagerata. Prorompente. Che trasfigura la nostra vita.

E ci fa diventare figli della Risurrezione.

Buona Pasqua nel e del Signore Gesù.

Continua a leggereFigli della Resurrezione (augurio di Pasqua2)

Quanti auguri ci scambiamo in questi giorni! Ecco qualche “biglietto” che abbiamo ricevuto…per mandare la Buona Pasqua anche dal sito:

“Il cuore della fede cristiana è esattamente questo:

credere l’incredibile, amare chi non è amabile, sperare contro ogni speranza.

Sì, fede, speranza e carità sono possibili in ogni condizione, anche la più sofferta,

se si crede alla risurrezione.”

… per continuare a remare con fiducia nel mare dei nostri giorni.

Continua a leggerePer continuare a remare (augurio di Pasqua 1)