Domenico Quirico

Primo venerdì di Quaresima – il 15 marzo scorso – per il cammino della nostra comunità Pastorale: la proposta è di ascoltare Domenico Quirico, giornalista rapito in Siria nel 2013 e rilasciato dopo 152 giorni di prigionia.

Alcuni spunti.

Il giornalismo è un’unica cosa: vedere, raccontare, condividere. Cum-dividere, dal latino, dice già tutto. Raccontare ciò che vivo e ho vissuto con gli uomini che incontro.

La commozione è ciò che permette che l’esperienza diventa poi anche coscienza.

Questo costruirsi della coscienza è per me lo scopo del raccontare.

(…)

Oggi c’è tanta violenza nel mondo. I primi a farne le spese sono i migranti che arrivano da noi in Occidente. Persone che attraversano deserti, montagne, che lasciano tutto dietro di sé, spogliati, derubati; lasciano pure in qualche modo la loro precedente identità e quando arrivano sulle nostre coste, attraverso la frazione del dolore e della paura, sono altro. Sono diventati altri uomini. Di questo prima o poi dovremmo cominciare a renderci conto.

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