Segnatevi il prossimo appuntamento: venerdì 28 dicembre, alle 21.00, in oratorio. Parleremo insieme della lettura d’Avvento, “L’annuncio a Maria” di Paul Claudel.

Per l’uomo il frutto, ma il fiore è di Dio e l’odore buono di tutto ciò che germoglia.

Sappiamo riconoscere i segni del Signore nella vita di ogni giorno?

Basta il cuore grato”. Ammette uno dei personaggi del dramma.

Gli altri aspettano dagli uomini il loro bene, ma noi lo riceviamo direttamente dal cielo, al cento per uno, la spiga per un chicco, l’albero per un seme.”

E in questo giorno in cui la Chiesa ricorda Santo Stefano, primo martire, Claudel ci ricorda che “l’amore ha fatto il dolore e il dolore ha fatto l’amore. Il legno a cui si è appreso il fuoco non dà cenere soltanto, ma anche una fiamma.”.

Questo e altro ancora scopriremo…perché anche nella nostra vita possiamo arrivare a dire “com’è bello vivere! E come è immensa la gloria di Dio!”

Continua a leggere“Il fiore è di Dio”

Anche quest’anno proponiamo la lettura di un libro in Avvento.  Abbiamo scelto “L’annuncio a Maria” di Paul Claudel, un capolavoro, definito “il più bel canto della cristianità” del ‘900.

Le pagine hanno un fascino strano e misterioso, ma non perdono mai freschezza: sono verità preziose che ciascuno di noi non finirà mai di sperimentare nel cammino di vita..

Ognuno di noi, leggendolo, può identificarsi con uno dei personaggi, che diventano veri e propri archetipi: Pietro di Craon, il genio che costruisce di cattedrali, Anna Vercors, l’anziano possidente che tutto sacrifica per andare in pellegrinaggio in Terra Santa, Violaine, che umile e lieta abbraccia la vita con semplicità e fiducia pur dentro le più dure contraddizioni, Giacomo, l’uomo giusto che calcola tutto ma non riesce a percepire il mistero.

Leggiamolo, con la voglia di scoprire cos’e’ l’amore.

Sfogliandolo, mi colpiscono due frasi:

Santità non è farsi lapidare in terra di Paganìa o baciare in bocca un lebbroso, ma fare la volontà di Dio, con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto.”

“Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data?

Intuisco che forse sarà capace di generare uomini nuovi.

 

Il libro e’ acquistabile presso la segreteria o la domenica, dopo le SS. Messe,  in fondo alla chiesa (banchetto riviste) al costo di 10 € (edizioni BUR).

Continua a leggereUn libro per l’Avvento, un annuncio che ci sfida

Ieri “domenica insieme” per i bambini di IV elementare (con i loro genitori), in preparazione alla loro Prima Confessione. Tutti si sono messi in ascolto del Vangelo, con la Parabola del Padre misericordioso (Lc 15, 11-32).

A partire dal riconoscere che il peccato è allontanarsi da Dio Padre, la riflessione è stata aiutata da una Rosa dei venti, un po’ speciale.

A nord ci metto il mio IO, che deve riconoscersi figlio di Dio; un figlio amato che talvolta dimentica i doni ricevuti dal Padre e non li moltiplica.

Ad est, al mio fianco, c’e’ DIO. Come il sole che sorge e che con i suoi raggi da’ calore alla terra, così è Dio con me, pieno di amore e di promesse.

A SUD ci sono gli ALTRI. La vita è bella e piena proprio perché gli altri (genitori, nonni, amici) mi vogliono bene, mi guidano, mi correggono se serve.

A OVEST infine c’è il MONDO, la realtà creata che Dio mi mette a disposizione, ma di cui non sono padrone. E di cui devo imparare ad avere cura.

La bussola e’ sempre il Signore!

Qui sotto una breve gallery.
Continua a leggereNord Sud Ovest Est e il Signore come bussola

Oggi, domenica 18 novembre, comincia l’Avvento ambrosiano. 

Vogliamo fare una semplice proposta: vivere la vita della comunità in questo tempo forte dell’anno, perché crediamo che sia un aiuto per il cammino di fede che ci porta al Natale.

Un anticipo lo abbiamo avuto la scorsa settimana, con la castagnata in oratorio.

Lo vivremo la prossima, con il pranzo comunitario in oratorio domenica 25 novembre.

Vi accorgerete che tante saranno le proposte in questo Avvento. Le troverete sull’informatore e su questo sito.

Scegliete di esserne protagonisti, in tutto o in parte.

Fatevi trovare da Colui che vi cerca!

Continua a leggereVivere la comunità in Avvento

Domenica 18 novembre alle 16.00 in Prepositurale prima Catechesi d’Avvento, sul tema dell’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI.

Sarà proprio la figura del Papa canonizzato dalla Chiesa lo scorso 14 ottobre ad accompagnare il cammino fino a Natale.

Il percorso delle catechesi si chiama infatti “Con le nude armi del Vangelo“, a significare che i cristiani sono forti solo di questo, della Parola di Dio.

Scopriremo i testi più importanti di Papa Paolo VI e vedremo quanto siano attuali per capire e affrontare tante sfide di oggi.

Il 1° incontro sara’ guidato dal Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Saronno, che domenica festeggia il 40° anno di presenza in città.

Alle 10.00 S.Messa in Prepositurale, alle 11.30 piccolo rinfresco presso il salone della Giovanna D’Arco e al pomeriggio catechesi sulla profondita’ dell’amore umano.


Qui sotto il calendario di tutto il cammino d’Avvento:

18 novembre: HUMANAE VITAE (1968), La profondità dell’amore umano

25 novembre: POPULORUM PROGRESSIO (1967), L’intuizione della globalizzazione

2 dicembre: GAUDETE IN DOMINO (1975), La gioia della vita cristiana

9 dicembre: “Assassinio nella cattedrale”, rielaborazione dell’opera di T. Eliot a cura del gruppo teatrale Unitre

16 dicembre: Presepe Vivente

Continua a leggereAl via le Catechesi d’Avvento (con Paolo VI)

Novembre e dicembre, con l’Avvento e il Natale, segnano uno dei periodo forti dell’anno e per questo bambini e ragazzi delle diverse classi di catechismo sono invitati a partecipare alle domeniche speciali pensate per loro.

sono invitati anche i genitori, perché sempre diciamo che la famiglia è la prima culla della fede, il primo luogo di trasmissione della fede.

Qui sotto trovate tutto il calendario.

Comincia la I media domenica 11 novembre.

Consultate il Programma e Calendario catechismo novembre-dicembre 2018

Continua a leggereIl cammino forte del catechismo

Abbiamo incontrato i maestri presepisti che hanno realizzato il presepe nella nostra Chiesa (e pure quello che trovate all’ingresso dell’oratorio e davanti alla casa di don Fabio).

Mario, Giampiero, Roberto, Tonino, Massimo, Domenico, Mario, Gioele, Volturno e Gigi, con passione, hanno trascorso intere serate per far sì che fosse pronto per l’Immacolata.

È interessante il racconto del dietro le quinte, perché è l’occasione di una vera e propria Catechesi.

Si comincia dal recupero della struttura in polistirolo che era stata utilizzata per alcune stazioni della Via Crucis cittadina con l’Arcivescovo. Essa riprende nuova vita e nelle 3 finestre in alto presenta 3 tappe della vita di Gesù: l’annunciazione a Maria, la cometa con la visita dei Magi e la fuga in Egitto. Tre passaggi che si svolgono nell’arco temporale di 9 mesi e che iscrivono la vicenda del Bambino nella realtà storica. Cristo entra nella Storia.

All’estrema destra l’episodio del Battesimo di Gesù alle acque del Giordano con la figura fondamentale di Giovanni Battista, il cugino di Gesù; “ci affascinava questa figura – spiega Gigi – che le letture della liturgia domenicale ci presentano nelle domeniche di Avvento. Giovanni è il cugino di Gesù, ma i due si incontrano una sola volta, aL Giordano. Il Battista è colui che indica, che mostra la grandezza di un Altro che deve venire. Questo il suo compito per tutta la vita”.

All’attenzione narrativa, i nostri presepisti accompagnano l’attenzione alla luce, che acquista anch’essa significato.

“L’ora migliore per vederlo è tra le 15.30 e le 16.30, specie se la giornata mostra un po’ di sole. La luce azzurra dice il freddo di quelle terre, in Palestina, a dicembre, di notte, può fare molto freddo!”

Le aperture della struttura di polistirolo guidano lo sguardo, creano una cornice, che può essere quella della Chiesa, una Chiesa in costruzione, quale è la Comunità Cristiana.

Entriamo in Chiesa ed entriamo nel presepe e noi allora siamo nel presepe. E quel bimbo che nasce indica la Chiesa che sta nascendo.

Continua a leggereIl presepe ….e chi lo fa: grazie ai nostri presepisti

Secondo la tradizione, nell’antichità si accendeva un cero e si lasciava bruciare per tutta la notte della Vigilia in simbolo dell’attesa di Gesù.

“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce”

Vi invitiamo, nelle case della nostra città, la sera della Vigilia di Natale, a mettere un lume alla finestra.

E’ segno di quella speranza della notte santa che da cristiani desideriamo condividere e annunciare a tutti con semplicità.

Alle h. 19.45 su Radiorizzonti FM 88 o in streaming su www.radiorizzonti.com ci ritroviamo per un momento di preghiera col Prevosto, che ci guiderà in questo gesto.

 

Continua a leggereLume dell’attesa

Ecco il messaggio per il S.Natale firmato dal nostro arcivescovo, che la Diocesi ci chiede di diffondere.

Nel mio presepe quest’anno non ho costruito colline né disegnato cieli stellati, non ho messo statuine d’arte né meccanismi portentosi che muovono braccia di fabbri, accendono luci, trascinano pecore verso la grotta di Betlemme.

Quest’anno il mio presepe è fatto di musica e parola, è un presepe di cantici.

Se potete fare silenzio e vi ponete in ascolto, riuscirete forse a sentire anche a casa vostra il cantico dei pastori del mio presepe.

Il cantico dei pastori è testimonianza. Non abbiamo meriti, non abbiamo sapienza, non abbiamo mandato.

Abbiamo visto e rendiamo testimonianza.

Siamo stati disturbati nella notte e invitati a partire: ma vi diciamo che ne valeva la pena.

L’umiltà del Bambino incoraggia anche noi che non valiamo niente e non godiamo di nessun prestigio a dire una parola, a contagiare con la gioia, a invitare al cammino. Siamo testimoni: non attiriamo l’attenzione su noi stessi, ma siamo lieti che anche voi andiate fin là, dove c’è il motivo della nostra letizia.

Siamo testimoni: dobbiamo dire semplicemente quello che abbiamo visto e nessun complicato ragionamento, nessun disprezzo che ci mette in ridicolo, nessuna minaccia che ci vuole zittire, nulla può convincerci a tacere quello che ci è stato donato. Siamo stati amati. Proprio noi, povera gente da nulla, siamo stati amati e quel bambino ci ha resi capaci di amare. Di questo diamo testimonianza.

I pastori sono testimoni e il loro cantico condivide la sorpresa, l’esperienza e il suo frutto.

mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

Continua a leggereIl cantico dei pastori. Natale, testimonianza da offrire (mons. Delpini)

Chi ha vista buona avrà notato un cartiglio, simile ad una pergamena antica, sull’architettura in polistirolo che racchiude quest’anno il presepe della nostra Chiesa.

È una bellissima riflessione sulla Chiesa, tratta da i Cori da ‘La Rocca’ del poeta e scrittore americano T.S. Eliot.

Ve la riportiamo per intero, anticipo di un lavoro che ci aspetta ogni giorno, quello della dimensione testimoniale della Chiesa.

 

SEMPRE IN CAMMINO

In luoghi abbandonati

noi costruiremo con mattoni nuovi

vi sono mani e macchine

e argilla per nuovi mattoni

e calce per nuova calcina

dove i mattoni sono caduti

costruiremo con pietra nuova

dove le travi sono marcite.

Costruiremo con nuovo legname

dove parole non sono pronunciate

costruiremo con nuovo linguaggio

c’è un lavoro comune una Chiesa per tutti

è un impiego per ciascuno, ognuno al suo lavoro…

E la Chiesa deve sempre edificare, e sempre decadere,

e dev’essere sempre restaurata.

Noi subiamo le conseguenze di tutte le cattive azioni del passato:

dell’ignavia, dell’avarizia, della gola, della dimenticanza

del Verbo di Dio, dell’orgoglio, della lussuria,

del tradimento, di tutte le azioni peccaminose.

 

Non esiste vita se non nella comunità,

e non esiste comunità, se non è vissuta in lode di Dio.

Persino l’anacoreta che medita in solitudine, per il quale

i giorni e le notti ripetono le lodi di Dio,

prega per la Chiesa, il Corpo di Cristo incarnato.

Continua a leggereLa Chiesa secondo Eliot (dal cartiglio del presepe)