Nell’udienza generale del 2 gennaio, Papa Francesco prosegue le sue catechesi concentrandosi sul ‘Padre nostro’. Il discorso può essere anche un augurio per questo nuovo anno da poco iniziato. Ecco alcuni stralci.

Nel Vangelo di Matteo il testo del Padre nostro è al centro del discorso della montagna. Significativa questa collocazione. Il ‘discorso della montagna’ è infatti l’insegnamento delle Beatitudini. Le beatitudini dicono chi può davvero dirsi felice. Beati i poveri, i miti, i misericordiosi, gli umili di cuore.

Che rivoluzione il Vangelo!

E alla base di questo sta il Padre nostro, che dice siate figli del Padre vostro che è nei cieli.

Il cristiano sa di essere peccatore come tutti. E si rivolge a Dio come un figlio a suo padre, il quale sa di quali cose ha bisogno prima ancora che gliele chieda.

Potrebbe anche essere una preghiera silenziosa il Padre nostro. In fondo basta mettersi sotto lo sguardo di Dio, ricordarsi del suo amore di Padre.

Non ha bisogno di niente il nostro Dio.

Nella preghiera chiede solo che noi teniamo aperto un canale di comunicazione con Lui per scoprirci sempre suoi figli amatissimi. E Lui ci ama tanto.