Se non stiamo attenti, rischiamo di camminare verso Dio proiettando verso di lui le nostre paure e le nostre ansie da prestazione.

E trasformiamo la paziente forza d’amore scolpita sul Suo volto nell’attaccapanni …per le nostre peggiori maschere di rettitudine!

Il Signore, invece, sempre restituisce luce al nostro volto: rinunciando ad indossare i panni del giudice implacabile e affidandoci, serenamente, la terapia del perdono.

Nella misura in cui ci lasciamo afferrare da questo itinerario di compassione sempre percorribile, la vergogna sul volto non può che arrendersi e cedere il posto a una grande speranza del cuore.

Un incremento di vita non solo è riversato sul nostro volto, ma è destinato a diventare fecondità e nutrimento anche per il volto degli altri.