Lasciati interrogare da questo discorso di papa Francesco: dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!
Silenzio, Vangelo e fare del bene: dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!
È interessante vedere come è cresciuto il numero dei pellegrini verso Santiago in questi ultimi trent’anni.
Questa crescita numerica è un dato molto positivo, e nello stesso tempo pone una domanda seria: le persone che fanno il Cammino di Santiago compiono un vero pellegrinaggio? Questa è la domanda, dobbiamo rispondere. Oppure si tratta di qualcos’altro? O ovviamente ci sono diverse esperienze, ma l’interrogativo ci fa riflettere.
Il pellegrinaggio cristiano alle Tombe degli Apostoli lo possiamo riconoscere da tre segni. Il primo è il silenzio. Il cammino vissuto nel silenzio permette di ascoltare, di ascoltare con il cuore, e di trovare così, mentre si cammina, attraverso la fatica, le risposte che il cuore cerca, perché il cuore fa delle domande. In effetti, Dio parla nel silenzio, come una brezza leggera: ricordiamo la storia di Elia (cfr 1 Re 19,9-13).
In secondo luogo, il Vangelo: avere sempre in tasca il Vangelo. Questo mi raccomando, compratene uno piccolino, tascabile e mettetelo in tasca, e tutti i giorni leggete qualcosa; apritelo così e leggete. È un bel modo di pregare. Un Vangelo tascabile, non costa niente, ma se qualcuno non può pagarlo lo pago io, chiedetelo a me! È importante portare il Vangelo in tasca. Il pellegrinaggio si fa rileggendo il cammino che ha fatto Gesù, fino al dono estremo di Sé. Il cammino è tanto più vero, tanto più cristiano, quanto più conduce a uscire da sé stessi e a darsi gratuitamente, nel servizio al prossimo. E questo lo fa lo Spirito Santo quando noi leggiamo ogni giorno il Vangelo. Perché succede qualcosa, ve lo spiego. Noi possiamo leggere un romanzo, bello, ci fa bene forse; possiamo leggere le notizie di tutti i giorni, alcune ci fanno piangere, ma possiamo leggere. Ma quando si legge il Vangelo c’è Uno accanto a noi. Quando leggiamo le notizie no, ma quando si legge il Vangelo c’è Uno accanto a noi. È lo Spirito Santo. È Lui a farci capire bene quello che dice il Vangelo. E lo fa Lui, lo Spirito Santo.
Il terzo elemento del pellegrinaggio è quello che ho chiamato “protocollo Matteo 25”: «Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). Silenzio, Vangelo e fare del bene alle persone più piccole, le persone più disagiate. Sempre fare del bene. Lungo la strada, essere attenti agli altri, specialmente chi fa più fatica, chi è caduto, chi ha bisogno… San Luigi Guanella diceva che lo scopo della vita di chi crede è fare in modo che nessuno sia lasciato indietro.
Cari amici del Cammino di Santiago, vi incoraggio in questo vostro apostolato di evangelizzazione e di cura. Gli antichi pellegrini ci insegnano che dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!
Io faccio il pellegrinaggio e ritorno come un apostolo per annunciare Gesù.
Papa Francesco, 19 Dicembre 2024