Sesta tappa – Gesto di carità

È opportuno, prima di lasciare il Santuario, programmare un gesto di carità che ricordi come l’amore di Dio, che si è fatto Misericordia, muova a essere “misericordiosi come il Padre è misericordioso”.

In questo modo metterai in pratica l’esempio di Maria, che dopo aver accolto con FEDE l’annuncio dell’Angelo è stata sospinta dalla CARITÀ per aiutare Elisabetta fin sui monti di Giudea …

Vangelo di Luca 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

46Allora Maria disse:

 

«L’anima mia magnifica il Signore

47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente

e Santo è il suo nome;

50di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che lo temono.

51Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

53ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

55come aveva detto ai nostri padri,

per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

 

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Lasciati interrogare da questo discorso di papa Francesco: dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!

Silenzio, Vangelo e fare del bene: dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!

È interessante vedere come è cresciuto il numero dei pellegrini verso Santiago in questi ultimi trent’anni.

Questa crescita numerica è un dato molto positivo, e nello stesso tempo pone una domanda seria: le persone che fanno il Cammino di Santiago compiono un vero pellegrinaggio? Questa è la domanda, dobbiamo rispondere. Oppure si tratta di qualcos’altro? O ovviamente ci sono diverse esperienze, ma l’interrogativo ci fa riflettere.

Il pellegrinaggio cristiano alle Tombe degli Apostoli lo possiamo riconoscere da tre segni. Il primo è il silenzio. Il cammino vissuto nel silenzio permette di ascoltare, di ascoltare con il cuore, e di trovare così, mentre si cammina, attraverso la fatica, le risposte che il cuore cerca, perché il cuore fa delle domande. In effetti, Dio parla nel silenzio, come una brezza leggera: ricordiamo la storia di Elia (cfr 1 Re 19,9-13).

In secondo luogo, il Vangelo: avere sempre in tasca il Vangelo. Questo mi raccomando, compratene uno piccolino, tascabile e mettetelo in tasca, e tutti i giorni leggete qualcosa; apritelo così e leggete. È un bel modo di pregare. Un Vangelo tascabile, non costa niente, ma se qualcuno non può pagarlo lo pago io, chiedetelo a me! È importante portare il Vangelo in tasca. Il pellegrinaggio si fa rileggendo il cammino che ha fatto Gesù, fino al dono estremo di Sé. Il cammino è tanto più vero, tanto più cristiano, quanto più conduce a uscire da sé stessi e a darsi gratuitamente, nel servizio al prossimo. E questo lo fa lo Spirito Santo quando noi leggiamo ogni giorno il Vangelo. Perché succede qualcosa, ve lo spiego. Noi possiamo leggere un romanzo, bello, ci fa bene forse; possiamo leggere le notizie di tutti i giorni, alcune ci fanno piangere, ma possiamo leggere. Ma quando si legge il Vangelo c’è Uno accanto a noi. Quando leggiamo le notizie no, ma quando si legge il Vangelo c’è Uno accanto a noi. È lo Spirito Santo. È Lui a farci capire bene quello che dice il Vangelo. E lo fa Lui, lo Spirito Santo.

Il terzo elemento del pellegrinaggio è quello che ho chiamato “protocollo Matteo 25”: «Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). Silenzio, Vangelo e fare del bene alle persone più piccole, le persone più disagiate. Sempre fare del bene. Lungo la strada, essere attenti agli altri, specialmente chi fa più fatica, chi è caduto, chi ha bisogno… San Luigi Guanella diceva che lo scopo della vita di chi crede è fare in modo che nessuno sia lasciato indietro.

Cari amici del Cammino di Santiago, vi incoraggio in questo vostro apostolato di evangelizzazione e di cura. Gli antichi pellegrini ci insegnano che dai pellegrinaggi cristiani si ritorna come apostoli!

Io faccio il pellegrinaggio e ritorno come un apostolo per annunciare Gesù.

Papa Francesco, 19 Dicembre 2024

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