La denuncia di ACS: in Pakistan ai cristiani vengono negati gli aiuti contro il Coronavirus

ACS, Aiuto alla Chiesa che Soffre, denuncia in un comunicato stampa del 13 maggio la situazione in Pakistan, dove ONG e leader musulmani rifiutano aiuti di emergenza contro il Coronavirus ai cristiani e alle altre minoranze religiose, nonostante questi ultimi siano fra quelli più gravemente colpiti dalla pandemia.

Pubblichiamo di seguito le parole di condanna scritte dal Centro Culturale Islamico di Saronno e la risposta della Comunità Pastorale

 


Centro culturale Isalamico di Saronno

“Se il profeta Mohamed ritornasse tra noi e vedesse e sentisse quello che affermano persone che si professano musulmane, parlando quindi a suo nome ed a nome dell’Islam, sarebbe profondamente turbato ed estremamente triste, perché questa gente non ha capito assolutamente nulla del suo insegnamento.
In nessun versetto del Corano ed in nessun detto (hadith) del Profeta, infatti, si afferma che è vietato ad un musulmano aiutare un individuo che professi un’altra religione. Anzi, ad esempio nella sura 5 del Corano, al versetto 32, si afferma che “chi abbia salvato un uomo sarà come se avesse salvato l’intera umanità”.
 
Con queste premesse, dunque, l’imam del Centro Islamico di Saronno, sheikh Najib Albared, ed io, Abdellatif Chridi, in qualità di presidente del Centro Islamico di Saronno, condanniamo – sicuri di essere portavoce dell’intera comunità musulmana di Saronno – questa discriminazione che si sta attuando in Pakistan a scapito dei cristiani e delle altre minoranze religiose. Siamo stati creati tutti da un unico Dio, apparteniamo a Lui e dobbiamo tutti fare del nostro meglio per preservare qualsiasi e qualunque vita umana proprio perché è sempre e solo un dono che arriva da Dio. Le risorse che Dio, nella Sua infinita bontà, ci mette a disposizione devono, perciò, essere distribuite in egual misura a tutti.”
 

Che Dio rinsaldi sempre di più l’amicizia che lega le nostre comunità, ci benedica e ci protegga in ogni momento della vita.

Abdellatif Chridi

 
 

 

Comunità Pastorale Crocifisso Risorto – Saronno


“Confessiamo che siamo commossi nel leggere la riflessione che Lei, sheikh Najib Albared, imam del Centro Islamico di Saronno e tu, carissimo Abdellatif, presidente del medesimo Centro avete espresso di fronte al Comunicato stampa che ci siamo scambiati. Commossi ma non sorpresi, perché vi conosciamo e conosciamo la vostra Comunità, una delle maggiori d’Italia oltretutto, sempre aperta all’incontro, alla riflessione comune e anche alla preghiera comune, nel rispetto reciproco più profondo. Più e più volte ci siamo incontrati, si sono incontrati i nostri giovani, abbiamo realizzato iniziative comuni, coinvolgendo anche la “base”, cioè le nostre comunità e non soltanto limitandoci tra noi responsabili.
Siamo commossi per la chiarezza del vostro pensiero, per la forza delle argomentazioni che portate e insieme per la mitezza del vostro linguaggio, infine per il coraggio di esprimerle in modo pubblico. Da cristiani condividiamo tutto di quel che avete scritto.
Pensiamo che tutti abbiamo da imparare gli uni dagli altri e questa vostra reazione alle discriminazioni verso le minoranze in Pakistan è un insegnamento per tutti, è valido e prezioso anche per noi cristiani.
Lo apprezziamo molto e, se permettete, lo sottoscriviamo con voi.”  
    

                           

mons. Armando Cattaneo, prevosto, la Diaconia e il Consiglio Pastorale della Comunità Cristiana di Saronno

 


 

ACS – Aiuto alla Chiesa che soffre : link